Esperimento A: considerazioni.
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esperimento A: introduzione ||| risultati
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Qualità e condizioni dei semi.
Sono convinto che, solo in condizioni ottimali limite, certi fenomeni possano manifestarsi nella misura sufficiente a colpire i nostri sensi; ché, altrimenti, passano inosservati.
Il tipo di seme utilizzato, il suo ceppo genetico, la sua storia; sono tutti fattori che hanno peso.
Per ottenere i migliori risultati, è necessario sorvegliare i grani in tutte le fasi, a partire dalla scelta del terreno, la scelta del momento della semina (in fase dissipativa, preceduta da fase cumulativa eseguita in pieno). Importanti anche i diversi stadi dopo la raccolta.
Importante quando si deve portare l'umidità dei semi al livello fisiologico ottimale, per la conservazione; per avere i migliori risultati, essenziale che ciò vada eseguito ventilando il seme disposto in strato sottile, all'ombra e a temperatur moderata.
Le probabilità di esito positivo dipende anche dalla stagione.
Interpretazione.
La variabilità del fenomeno dipende anche dal fatto che, nell'esperimento A, muovendo il seme con la mano, le velocità angolari di rotazione richieste - i valori critici - sono raggiunte per caso, e solamente per frazioni di secondo.
La differenza di tempo durante la quale lo schiaccino in movimento può attardarsi su di un valore critico di velocità angolare può andare da zero, ad una frazione di secondo.
Ad imitazione del ciclo cumulativo dissipativo.
In seguito, dopo i successivi esperimenti C e E, ho potuto capire che lo esperimento A fa parte del percorso di scoperta del ciclo cumulativo-dissipativo del seme, che gli consente di mantenersi germinabile nel tempo.
Ebbene, nello esperimento A, si imita, in un tempo brevissimo, il ciclo cumulativo dissipativo, come succede quando il seme è fermo rispetto alla materia circostante, ma in movimento relativo rispetto alla Luna.
Nello esperimento A, all'inizio, quando si accelera il movimento angolare, si mette il seme in fase cumulativa; invece, quando si diminuisce detta velocità si mette il seme in fase dissipativa, sempre che si permetta al calore di dissiparsi fuori dello schiaccino.
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