Esperimento B: semi di girasole sottoposti all'azione di un magnete in movimento.

=====================================================

=====================================================

Dopo aver constatato che il ciclo cumulativo-dissipativo dei semi dipende da una forza dovuta al movimento, ho concepito un esperimento – chiamato in questo sito “esperimento B” - al fine di vedere se il campo magnetico vi ha una qualche relazione.

In tale esperimento, dei semi di girasole, una volta ridotti in particelle fini, vengono disposti in uno strato sottile, sopra un piatto di acciao inox. A quel punto, essi vengono sottoposti all’azione di un magnete in movimento, in modo da dare ai semi così ridotti un campo magnetico che cambia di direzione in sequenze molto brevi.

Ciò al fine di vedere in quali punti del piatto si verificano i maggiori esiti di dissipazione, rivelati da dove gli acidi grassi dei semi si fluidificano, come visto con l’esperimento A. Sarebbe in quei punti ove il magnete si è mosso ad una velocità critica. Incontro tra “forza d” e campo magnetico. Così pensavo.

Subito dopo aver sottoposti i semi sul piatto all’azione del magnete in movimento, viene applicato su di loro una leggera pressione, molto lentamente.

“Esperimento B”: procedura.

Risultati dello “esperimento B”.

In successive sessioni, ove viene eseguito lo stesso procedimento - effettuate in ore del giorno successive, come pure in giorni successivi - si vede che il punto del bordo, ove escono le prime gocce d’olio, cambia di posizione.

I punti del piatto, ove avevano luogo gli esiti di dissipazione più importanti, cioè ove i semi diventavano più scuri e cedevano olio, seguivano una specie di ciclo, in accordo con i tempi di una marea di un bacino a cadenza diurna.

Due domande.

Prima domanda da applicare sia per i semi di questo esperimento, che per le maree: un livello del campo magnetico locale più forte di quello normale, trasforma un ciclo dovuto a movimento della Luna da cadenza bi-diurna a cadenza diurna?

Seconda domanda: un campo magnetico adeguato è condizione perché la “forza d” possa operare?

Se a questa ultima domanda viene risposto positivamente, si potrebbe forse spiegare la ragione per la quale Marte non ha vita, in quanto manca di un campo magnetico adeguato, e gli eventuali vegetali non possono eseguire gli indispensabili processi cumulativi-dissipativi.