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prologo --- prologo sulle maree --- indice sulle maree
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Itinerario 2.2
--- 2.2.#0 ---
Critica su 5 punti nella teoria sulle maree.
Vi sono cinque punti che secondo me provano che le maree non sono dovute all'attrazione.
1 - Come le maree si sviluppano. 2 - I continenti non sono di ostacolo. 3 - I ritmi delle maree. 4 - Quando Terra Luna e Sole sono allineati. 5 - La formula.
--- 2.2.#1 ---
Come le maree si sviluppano.
Se le maree fossero dovute alla gravità, esse si svolgerebbero come due grandi onde di marea, che si estenderebbero da nord a sud, e che attraverserebbero gli oceani da est ad ovest.
Come già abbiamo visto affermato dai fautori della teoria corrente sulle maree.
Come risulta dai filmati della NASA, prima mostrati, le maree si svolgono invece come numerose onde di marea, ciascuna in movimento allinterno del proprio bacino, a mo di lancetta dellorologio, con andamento orario nell'emisfero sud, e con andamento anti-orario nellemisfero nord.
--- 2.2.#2 ---
I continenti non sono di ostacolo.
Coloro che sono a favore della teoria corrente vedono il formarsi di bacini di marea a loro modo. Sarebbe la conseguenza del fatto che le due onde di marea trovano nei continenti degli ostacoli al loro svilupparsi verso ovest.
Di fatto, le maree si sviluppano naturalmente all'interno di numerosi bacini. I continenti non sono di ostacolo, come possiamo vedere meglio negli oceani che si estendono molto da est ad ovest (Pacifico, Indiano), e dove ci sono anche bacini di marea che confinano con altri bacini di marea, senza essere interrotti da terraferma.
In altre parole, un bacino di marea non si forma quando il formarsi ipotetico della marea in direzione ovest viene interrotto da un continente.
In definitiva, ogni bacino ha la sua onda di marea. Ogni onda di marea, invece di muoversi verso ovest, gira ai bordi del proprio bacino, e attorno al suo specifico punto amfidromico.
Ciò è vero per tutti i bacini; per quelli che hanno come confine ovest un continente; come pure per quelli che hanno come confine ovest un altro bacino di marea, e che si trovano in un oceano aperto e profondo.
--- 2.2.#3 ---
I ritmi delle maree.
Un altro punto della teoria attuale che è in contrasto a come opera la gravità è la cadenza delle maree, che può essere bi-diurna (succede nella maggior parte dei bacini), diurna, ma anche, in alcune località, variare secondo la stagione, ed essere bi-diurna o diurna.
Tutto questo impossibile se le maree fossero dovute alla gravità.
--- 2.2.#4 ---
Quando Terra Luna e Sole sono allineati.
Coloro a favore della teoria corrente, quasi legati ad essa per fede, non sono minimamente sorpresi di dover affermare loro stessi che quando Terra Luna e Sole sono allineati, non importa in quale ordine, le forze attrattive di Luna e Sole si sommano.
Ecco invece che l'attrazione è una forza che può essere addizionata, o sottratta, in dipendenza delle posizioni tra le masse. Sulla linea principale di forza, essa è unidirezionale. Sempre, senza possibilità di eccezione.
La Luna ed il Sole possono sommare la loro attrazione esercitata sull'acqua della Terra, ma solamente se si trovano dalla stessa parte, rispetto al nostro pianeta.
Quando la Terra si trova tra Luna e Sole, l'attrazione da loro esercitata sull'acqua del nostro pianeta non si somma.
--- 2.2.#5 ---
La formula.
La formula normale della gravità va applicata anche alle maree. La componente orizzontale è una pura invenzione, espressa per far quadrare una ipotesi. Punto.
--- 2.2.#6 ---
Il fenomeno maree, secondo la mia interpretazione.
Dopo aver messo in risalto questi cinque punti relativi alla teoria attuale sulle maree, dal terzo itinerario sulle maree avanzerò una ipotesi alternativa sul fenomeno, corroborata da fatti, molto più semplice ed elegante.
Secondo la mia ipotesi - beninteso da essere confermata da altri ricercatori - le maree sono dovute a processi cumulativi-dissipativi, generati dal movimento rispetto ad altra materia, come nei semi, ove leffetto diminuisce con la distanza elevata al cubo.
Con importanti differenze nei comportamenti, rispetto a quella che si ha nei semi, a causa del diverso grado di mobilità che hanno le molecole dell'acqua.
Quanto dirò nell'itinerario 3 e nell'itinerario 5.
Tra l'altro, presenterò in foto e filmati dei fenomeni da me chiamati figure d'acqua e onde di densità, due esempi di quando i processi cumulativi-dissipativi hanno luogo, nello stesso tempo, per una grande quantità di acqua, del tutto ferma. Allora l'acqua varia la sua densità, ogni uno o due secondi, con una differenza di livello che alcune volte può raggiungere quello che c'è tra alta e bassa marea.
Oggetto dell'itinerario 4.
Detto variare continuo del livello dell'acqua è un fenomeno relativamente raro, ma documentato. Un fenomeno che la nostra mente censura, perché ritenuto non verosimile, e che pertanto di norma non possiamo vedere direttamente, ma solo con l'ausilio di un monitor, oppure dopo in un filmato.
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