edizione 25.1 - 2025-07-08
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introduzione --- prologo sui semi --- prologo sulle maree
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Prologo sulle maree.
Nella prima parte del sito, ho presentato i risultati della mia ricerca sui semi, di come è possibile aumentare i raccolti, seminando in accordo con il ciclo cumulativo-dissipativo.
In questa seconda parte del sito, dirigo la mia attenzione sul fenomeno delle maree.
Cosa mi ha portato a interessarmi di maree.
In molte occasioni, durante i miei esperimenti con i semi, ho potuto osservare che essi s'inteneriscono più facilmente, secondo un ciclo bi-diurno, che richiama alla mente le maree della maggior parte dei bacini di marea - quelli a cadenza bi-diurna.
Quando però, nello esperimento B, intervengo con un magnete, la cadenza del ciclo cumulativo-dissipativo cambia, da bi-diurna a diurna, come succede nel fenomeno marea in alcuni bacini.
Possibili punti in comune tra semi e maree.
Questo fatto mi ha portato a considerare possibili punti in comune tra semi e maree.
Alcuni punti in comune ci sono, ma mentre nei semi i fenomeni io li spiego come causati dal movimento rispetto ad altra materia, il fenomeno marea viene correntemente spiegato come causato dalla gravità.
Questo mi ha portato ad interessarmi alla teoria corrente sulle maree, e a confrontarla ad una teoria provvisoria alternativa, ove la causa della marea non è più supposta essere la gravità, ma il movimento rispetto ad altra materia, come succede con i semi.
Ne è venuta fuori una teoria delle maree molto più semplice, che non comporta le eccezioni e complicazioni di quella attuale, eccezioni e complicazioni che vado ad elencare in breve qui sotto.
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Lo stato della teoria sulle maree.
È un fatto che le maree sono dovute all'azione della Luna e, in misura minore, all'azione del Sole.
È da oltre 330 anni che il fenomeno maree viene attribuito alla gravità. Al costo di affermare che, nel caso delle maree, prevale una supposta componente orizzontale, ove leffetto di attrazione diminuisce a ragione della distanza, elevata al cubo, invece che al quadrato.
In definitiva, è stato affermato che anche le maree sarebbero dovute alla gravità, sia pure con una formula molto diversa da quella normale.
Cinque punti nella teoria sulle maree.
Vi sono cinque punti che provano che le maree non sono dovute all'attrazione.
1 - Come le maree si sviluppano. 2 - I continenti non sono di ostacolo. 3 - I ritmi delle maree. 4 - Quando Terra Luna e Sole sono allineati. 5 - La formula.
1 - Come le maree si sviluppano.
Se le maree fossero dovute alla gravità, esse si svolgerebbero come due grandi onde di marea, che si estenderebbero da nord a sud, e che attraverserebbero gli oceani da est ad ovest.
Ed è quello che si afferma in due fonti qui sotto citate come esempio.
#1 Nella parte della terra rivolta verso la Luna, l'attrazione di quest'ultima è più forte. Ciò provoca un rigonfiamento dell'acqua verso la Luna. Nello stesso tempo, dall'altra parte della Terra, l'attrazione della Luna è al suo momento più debole; ciò produce una seconda protuberanza, un'altra marea, rivolta questa volta nella direzione opposta alla Luna.
(tradotto dalla pagina http://www.the-sea.org/tides.htm)
#2 ... la combinazione di gravità e inerzia crea due protoberanze (o onde) d'acqua. Una si forma ove la Terra e la Luna sono più vicine, e l'altra ove esse sono più lontane. Nel resto del globo, la gravità e l'inerzia sono in relativo bilanciamento. Siccome l'acqua è fluida, le due protuberanze restano allineate sulla Luna, come la Terra gira su se stessa (tradotto dall'inglese - NOAA: Ross, D.A., 1995).
Nei fatti, come mostrano i filmati della NASA, le maree si svolgono invece come numerose onde di marea, ciascuna in movimento allinterno del proprio bacino, a mo di lancetta dellorologio, con andamento orario nell'emisfero sud, e con andamento anti-orario nellemisfero nord.
2 - I continenti non sono di ostacolo.
Coloro che sono a favore della teoria corrente vedono il formarsi di bacini di marea a loro modo. Sarebbe la conseguenza del fatto che le due onde di marea trovano nei continenti degli ostacoli al loro svilupparsi verso ovest.
Di fatto, le maree si sviluppano naturalmente all'interno di numerosi bacini. I continenti non sono di ostacolo, come possiamo vedere meglio negli oceani che si estendono molto da est ad ovest (Pacifico, Indiano), e dove ci sono anche bacini di marea che confinano con altri bacini di marea, senza essere interrotti da terraferma.
In altre parole, un bacino di marea non si forma quando il formarsi ipotetico della marea in direzione ovest viene interrotto da un continente.
In definitiva, ogni bacino ha la sua onda di marea. Ogni onda di marea, invece di muoversi verso ovest, gira ai bordi del proprio bacino, e attorno al suo specifico punto amfidromico.
Ciò è vero per tutti i bacini; per quelli che hanno come confine ovest un continente; come pure per quelli che hanno come confine ovest un altro bacino di marea, e che si trovano in un oceano aperto e profondo.
3 - I ritmi delle maree.
Un altro punto della teoria attuale che è in contrasto a come opera la gravità è la cadenza delle maree, che può essere bi-diurna (succede nella maggior parte dei bacini), diurna, ma anche, in alcune località, variare secondo la stagione, ed essere bi-diurna o diurna.
Tutto questo impossibile se le maree fossero dovute alla gravità.
4 - Quando Terra Luna e Sole sono allineati.
Coloro a favore della teoria corrente, quasi legati ad essa per fede, non sono minimamente sorpresi di dover affermare loro stessi che quando Terra Luna e Sole sono allineati, non importa in quale ordine, le forze attrattive di Luna e Sole si sommano.
Ecco invece che l'attrazione è una forza che può essere addizionata, o sottratta, in dipendenza delle posizioni tra le masse. Sulla linea principale di forza, essa è unidirezionale. Sempre, senza possibilità di eccezione.
La Luna ed il Sole possono sommare la loro attrazione esercitata sull'acqua della Terra, ma solamente se si trovano dalla stessa parte, rispetto al nostro pianeta.
Quando la Terra si trova tra Luna e Sole, l'attrazione da loro esercitata sull'acqua del nostro pianeta non si somma.
5 - La formula.
La formula normale della gravità va applicata anche alle maree. La componente orizzontale è una pura invenzione, espressa per far quadrare una ipotesi. Punto.
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Una teoria più elegante.
Dopo aver messo in risalto questi cinque punti relativi alla teoria attuale sulle maree, nel corso della seconda parte del sito, avanzerò una ipotesi alternativa sul fenomeno maree, molto più semplice ed elegante.
Processi dovuti al movimento rispetto ad altra materia.
Secondo la mia ipotesi - beninteso da essere confermata da altri ricercatori - le maree sarebbero dovute a processi generati dal movimento rispetto ad altra materia, ove leffetto diminuisce con la distanza elevata al cubo, come succede nei processi cumulativi-dissipativi nei semi.
Ciò non vuol dire che anche nel caso delle maree sono attivi processi cumulativi-dissipativi, esattamente come succede nei semi.
Considero qui un solo fatto che può generare comportamenti diversi nei semi e nell'acqua: la distribuzione delle molecole. Mentre ho eseguito esperimenti sui semi, non ho eseguito esperimenti sull'acqua.
Considerata la mia età, lascio ad altri questo compito.
Il livello del magnetismo locale determina la cadenza dei processi.
Come provato dall'esperimento B, eseguito con una calamita in movimento, la cadenza del ciclo cumulativo-dissipativo nei semi può assumere una cadenza diurna, invece di quella bi-diurna, normale nel luogo dell'esperimento se non si interviene con la calamita.
Anche la cadenza di una marea è determinata dal livello del magnetismo locale. Quando detta forza è ad un livello normale, la marea è bi-diurna; se essa è elevata, la marea assume una cadenza diurna.
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