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Processi nei semi e nell'acqua.
Nella sezione precedente, ho presentato come si produce il fenomeno della marea, grazie a dei processi cumulativi-dissipativi.
Nei semi.
Come detto nella prima parte del sito, nei semi fermi al suolo, le due fasi del processo possono essere attivate in periodi distinti del calendario.
Un periodo per la fase cumulativa (b-c ; d-a), il periodo seguente per la fase dissipativa (a-b ; c-d).
Processi nell'acqua.
Come già detto, nell'acqua, quando liquida, i due processi cumulativi e dissipativi possono aver luogo in qualsiasi momento, alternandosi.
Questa alternanza si ha sia in fase di aumento del volume dell'acqua, sia in fase di diminuzione. Quindi sia verso l'alta marea, che verso la bassa marea.
Ad un dato momento, lo stato della marea è il risultato di un bilancio dinamico.
Quando i due processi, il cumulativo ed il dissipativo, avvengono per piccoli gruppi di molecole d'acqua, ciascun gruppo indipendente dall'altro, nessun problema. Noi percepiamo quello che succede.
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Problemi di percepire un fenomeno.
Non così quando i due processi, il cumulativo ed il dissipativo, avvengono per grandi gruppi di molecole d'acqua, ogni uno o due secondi.
Allora si formano quelle che io chiamo figure dacqua o anche onde di densità.
Considero la ridotta profondità dell'acqua, di pochi metri, del tutto ferma, e mi domando se il diverso livello dell'acqua, che cè tra un punto e quello vicino, possa indicarmi la differenza di volume dell'acqua che c'è tra la fase cumulativa e quella dissipativa.
Forse un suggerimento mi potrebbe venirmi dalla seguente foto, ove si vede che le figure d'acqua non appaiono nella parte della laguna ove il livello dell'acqua è molto ridotto.
Fenomeni che interpellano i psicologi.
La nostra mente non accetta come veri tali fenomeni, in quanto per lei essi non hanno senso.
Per vedere questi fenomeni, sono costretto a vederli attraverso il monitor della cinepresa, o in filmati. In tal caso la mia mente tollera ed accetta di vederli. Non così se visti direttamente.
In vero, detti fenomeni sono di solito ignorati.
Di norma, la nostra mente censura detti fenomeni, anche perché noi vediamo quello che è in coerenza con quanto già conosciamo. La nostra mente non è fatta per percepire linsolito.
Questi fenomeni sono in concorrenza con quanto pensiamo importante per la nostra vita, e che già tiene impegnata la nostra attenzione, una risorsa limitata, giacché limitato è il tempo a nostra disposizione.
--- 2.4.#3 ---
Le prime idee occupano la mente.
In fin dei conti, anch'io mi sono trovato alle prese con quanto diceva Jean Fourastié, che luomo vede ciò che si aspetta di vedere. Egli non percepisce che quello che è in accordo con quanto è già nel contenuto del suo pensiero.
Le idee che arrivano per prime occupano lo spazio, e bloccano il cervello a loro vantaggio, vietando laccesso a quelle che non sono arrivate in tempo.
Tra di loro, le idee sono intolleranti.
--- 2.4.#4 ---
La nostra mente censura questi fenomeni.
Invero, questi fenomeni, quando visti dal vero, sono come censurati dalla nostra mente, se già non fanno parte della nostra esperienza.
Lusenzo è al centro di una città di quarantanove mila abitanti. Il luogo ove hanno avuto luogo le registrazioni è frequentato, essendo un giardino pubblico. Per quanto ne sappia, nessuno si accorge del fenomeno. Oppure, nessuno ci dà importanza.
Che io sappia, nessuno ha mai segnalato i fenomeni che vi hanno luogo, quelli da me chiamati figure dacqua e onde di densità.
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Quanto a me.
Dopo due anni di frequenti escursioni a Luzenso, per studiare come si sviluppa la marea, io mi sono accorto del fenomeno solo quando, sul monitor della cinepresa, ho visto che essa stava per registrare qualcosa di molto diverso, rispetto a quanto stavo per vedere direttamente, nello stesso momento.
Già, proprio così. Ho capito come noi umani non riusciamo a percepire l'insolito, quando in netto contrasto con la nostra precedente esperienza.
Mentre è possibile accettare linsolito se visto in un video.
Infatti, non tutti, ma buona parte di noi percepisce le figure dacqua e le onde di densità senza difficoltà, se esse sono presentate in foto e filmati.
--- 2.4.#6 ---
Una questione di pazienza.
A questo punto, qualche lettore si domanderà come mai ho insistito per due anni ad andare a vedere come si formano le maree, senza risultati.
Io volevo registrare il fenomeno da me definito delle figure dacqua concave, che avevo visto due volte, e che poteva avere un rapporto stretto con le maree.
La prima volta che ho visto detto fenomeno è stato nel 1954, quando avevo 11 anni, il giorno successivo alla festa del Redentore a Venezia.
La seconda volta le ho viste il giorno che sono andato a Chioggia, con la sola intenzione di acquistare delle mappe, per capire dove condurre delle osservazioni in laguna per questa ricerca. Era il 19 marzo del 2005.
In dette figure dacqua concave, un lato di ciascuna figura, in alternanza con gli altri lati, si alzava e si abbassava freneticamente, rispetto allarea centrale concava, con una frequenza che poteva essere di una volta ogni meno di due secondi. Il fenomeno era più marcato ove cera più profondità.
Mi sono accorto del fenomeno figure dacqua concave perché esso si sviluppa con violenza.
--- 2.4.#7 ---
Ne ho parlato con un pescatore.
Quando mi è capitato di parlarne con un anziano pescatore di Chioggia, uno che ha passato lintera sua vita tra laguna e mare, e gli ho chiesto se avesse mai visto il fenomeno, lui mi ha guardato strano, come se io potessi essere venuto da Marte.
Gentilmente, con il suo accento chioggiotto IGP, che mi è sempre piaciuto, egli ha chiuso rapidamente largomento, dicendo che di certo io avevo visto unonda.
Subito dopo però, mi ha riferito di aver visto anche lui, più di una volta, qualcosa di strano e meraviglioso, come dei magici riflessi sullacqua, quando tornava in laguna, dopo una notte passata in mare.
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Fenomeno raro.
Il fenomeno delle figure dacqua concave è raro, ma mi sono state utili indirettamente come esca.
Nel senso che, mentre attendevo loro, fenomeno raro, ho incontrato le figure utili, quelle che mi hanno indicato come si sviluppa la marea.
Queste figure io le chiamo figure dacqua e onde di densità. Quando esse hanno luogo, sono caratterizzate da protuberanze ed avvallamenti, che si alternano in continuazione.
Dette figure però, di norma, non sono accettate dalla nostra mente.
--- 2.4.#9 ---
Di norma.
Tuttavia, se presentate in foto e filmati, le figure dacqua e le onde di densità, di norma, possono essere percepite senza difficoltà.
Il fatto è interessante per capire come in genere la nostra mente reagisce al nuovo.
In definitiva, quando percepiamo con tutti i nostri sensi un evento che non fa ancora parte della nostra esperienza, e che non sappiamo come interpretare, la nostra mente lo censura, e non lo vede.
Oppure si accontenta di interpretare il fenomeno in qualche modo, plausibile per quanto possibile, e passa ad altro.
Di contro, quando vediamo una scena in un film, noi siamo più tolleranti al nuovo, non importa se ciò che vediamo possa essere vero o falso, per la semplice ragione che già siamo avvertiti che trattasi di fiction.
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