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itinerario 2.3 - pagina 3
-- 2.3.#13 ---
Quando i processi cumulativi-dissipativi sono palesi.
Detti processi possono essere registrati quando si rendono palesi. Ciò succede ad almeno tre condizioni:
(1) quando l'acqua è ferma, ma non stagnante, e i due processi si alternano, in modo più o meno ordinato, fino quasi all'unisono (NB: si tenga presente che l'alternarsi dei due processi produce un continuo cambio di volume, e un apparente frenetico movimento, ma l'acqua rimane ferma);
(2) quando l'acqua si muove rispetto alla Luna o al Sole ad una delle velocità angolari critiche per l'acqua;
(3) che i valori di (2) siano pure di lunga durata, cioè che la loro variazione per ora sia zero, o molto vicina allo zero - come mostra il grafico.
Anche in mare aperto.
In condizioni molto particolari, quando l'acqua è del tutto ferma, il fenomeno può aver luogo anche in mare aperto.
--- 2.3.#14 ---
Caso: Lusenzo 2008-06-18 u 1711.
Lusenzo 2008-06-18 u1711: declinazione Luna S 27°26; distanza dalla Luna km 404827; velocità angolare della Luna 134,28 deltini/hr; variazione zero.
--- 2.3.#15 ---
Volume occupato.
Come evidenziano i filmati, la differenza del volume occupato dall'acqua nelle due fasi - cumulative e dissipative - è notevole.
Una scommessa.
A questo punto, non so ancora se il volume maggiore dell'acqua si ha in fase cumulativa, come sarei portato a scommettere. Dato che potrebbe essere proprio il contrario, preferisco lasciare questo punto in sospeso.
*** Data la mia età, lascio ad altri la soluzione di questo punto. Così fornisco ad altri un motivo in più per interessarsi a questa ricerca.
-- 2.3.#16 ---
La nostra mente è restìa a vedere alcuni fenomeni.
Altri esempi, ancora più interessanti di quanto ho fino a qui pubblicato, troveranno posto nell'itinerario 2.5.
Prima, sarà bene che io informi il lettore di come alcuni fenomeni qui presentati presentano delle difficoltà ad essere percepiti direttamente con i propri occhi. A questo problema sarà dedicato l'itinerario 2.4.
Trattasi di fenomeni accetatti e percepiti dalla nostra mente solo se visti su dei monitor, o in filmati.
In fondo, questa è una delle cause per la quale abbiamo atteso tanto a lungo per capire il fenomeno delle maree.
Questo problema ha rallentato il procedere della ricerca.
Di questo limite - che potrebbe essere di molti, od anche di tutti - me ne sono accorto dopo due anni da quando ho iniziato le mie visite a Lusenzo.
Grazie al monitor della mia cinepresa, mi sono finalmente accorto che essa stava registrando qualcosa di diverso, rispetto a quanto i miei occhi vedevano succedere, nello stesso tempo.